Nascita rarissima al Parco Valcorba: la prima orice d’Arabia nata in uno zoo italiano
Lo scorso 3 agosto è stata una giornata memorabile per il Parco Faunistico Valcorba: quel giorno infatti ha visto la luce una piccola orice d’Arabia (un maschio), un’antilope araba molto rara sia in natura che negli zoo, in Italia ospitata – dal 2019 – soltanto dal parco di Pozzonovo che partecipa al programma europeo EEP (European Endangered Species Program), coordinato dal Jardin des Plantes di Parigi.
La specie era già stata ospitata in Italia nei lontani anni Sessanta presso lo Zoo di Napoli, un’epoca in cui i giardini zoologici erano tutt’altra cosa – essenzialmente mostre di animali esotici prelevati in natura – rispetto a ciò che sono oggi, ossia centri di ricerca scientifica e di conservazione e riproduzione di specie in pericolo di estinzione.
La nascita al Valcorba è la prima in assoluto in Italia, ed è motivo di grande soddisfazione e orgoglio per tutto lo staff del parco, impegnato ogni giorno per garantire i migliori standard di benessere agli oltre 400 animali ospitati nella struttura.
La giovane coppia di orici, giunte lo scorso anno dal Tierpark Berlin e dallo Zoo di Bratislava, si è dimostrata sin da subito ben affiatata e si è anche ambientata al meglio nel nuovo habitat ricreato appositamente per loro; sono stati sufficienti pochi mesi perché arrivasse il frutto dell’ottimo lavoro svolto all’interno del parco.
L’orice d’Arabia è una specie simbolo per la principale missione degli zoo moderni: la tutela e la conservazione della biodiversità. Quest’elegante antilope, a causa della caccia indiscriminata e del bracconaggio ai fini ottenere come trofei le sue magnifiche corna, era stata sterminata e dichiarata estinta in natura negli anni Settanta. Fortunatamente un buon numero di esemplari era ospitato presso diversi zoo sparsi nel mondo e ciò ha consentito il lancio di un ambizioso progetto di reintroduzione in natura della specie, il primo di questa tipologia ad avere successo: nei primi anni Ottanta sono stati rilasciati in natura i primi gruppi di orici d’Arabia nate in cattività, ripopolando progressivamente i territori d’origine.
Oggi questo progetto prosegue anche grazie ai meravigliosi esemplari ospitati al Parco Valcorba, e questa prima nascita italiana si inserisce in una tradizione d’eccellenza, facendo ben sperare per il futuro di questa specie, oggi classificata comunque come Vulnerabile di estinzione.